Il presente preambolo è per avvertire che il saggio del prof. Francisco Rico, della Real Academia, nasce come lezione Barbier-Mueller, che è tradizione tenere ogni anno presso l’Università di Ginevra, e che si è svolta il 28 ottobre 2003, con l’intento precipuo di celebrare il settimo centenario della nascita (1304) di Francesco Petrarca. Di pertinenza ginevrina anche il saggio sul volo di Icaro del prof. Stefano Prandi dell’Università di Berna, nato come conferenza tenuta in francese nel quadro delle attività del groupe d’études sur le xvie siècle. D’interesse comparativo tra lettere italiane e francesi è anche il contributo del dott. Daniel Maira, assistente di letteratura francese presso l’Università di Basilea e animatore, in quella sede, di una mostra petrarchesca ricca pure di nostre stampe antiche, inviate là per prestito, stampe che il saggio della signora Isabelle de Conihout, bibliotecaria presso la Biblioteca Mazarine di Parigi, illustra, con scoperte inedite, in un pregevole esemplare della collezione di libri rari Barbier-Mueller posseduta dalla Fondazione (dialoghi di Sperone Speroni del 1546). Infine il contributo di Giuliano Tanturli sul Varchi è il miglior studio che si possiede sul poeta in sonetti, di cui a tutt’oggi ben poco si sapeva.